Friday, 18 May 2012

Avevo detto che questo era un posto per me e la mia famiglia e dove mi sarei sentita a mio agio. Invece sono mesi che non scrivo nulla. Non ho scritto una parola della mia vita con la Bianca, dell'allattamento, dello svezzamento, dei suoi continui e gioiosi dadadada.
Non mi sembra il posto adatto per discutere di argomenti di accudimento su cui ogni giorno mi confronto, come l'allatamento prolungato, il blw, i pannolini lavabili, lo spremitette a lavoro, l'asilo, il viaggio in bus andata e ritorno.
Mi sembra di fare un torto a tutte le mamme che finiscono qua e non sono ancora nello spazio mentale di voler sapere che cosa c'e' una volta fuori dal tunnel. Perche' io mi reputo fuori. Il che non significa che non pianga piu' il mio angelo. Ma significa che forse ho imparato in una qualche strana forma a convivere con quello che e' successo. Qualche giorno meglio, altri peggio.

La Bianca ha 9 mesi, va all'asilo da 2, mangia da sola a tavola con i grandi, muore dalla voglia di camminare ma ancora non ha capito come si fa. Ogni giorno la guardo e penso che e' la bambina piu' bella dell'universo (ovviamente). Quando la notte piange e dal suo lettino la porto nel mio, si dorme abbracciate (quando non mi scaccia e vuole starsene per i fatti suoi). E la mattina si sveglia e mi dice 'Da' e io le do il buongiorno. Poi ci alziamo, prepariamo e andiamo insieme a scuola e a lavoro. Il martedi' andiamo in piscina e lei nuota sott'acqua con gli occhi aperti e io le canto mille canzoni. La sera quando torniamo a casa prepariamo insieme la cena per babbo che di solito torna piu' tardi di noi. Quando babbo arriva e' sempre una grandissima festa, piena di mille da e de e te. E infine si va a letto, a volte con piu' voglia a volte con meno, a volte fra i pianti, altre senza battere ciglio. E cosi' si ricomincia da capo. Spero per sempre.