Thursday 14 December 2017

Lettera a Babbo Natale con ricevuta di ritorno

Qualche settimana fa, nel tragitto casa-scuola, consapevole dei fallimenti degli anni precedenti, ho ricordato alla Bianca di scrivere 'sta benedetta lettera a Babbo Natale, in cui avrebbe dovuto chiedere un regalo per sè e uno per Fabio. Lei mi ha liquidato dicendo che avrebbe chiesto a Santa "a bunch of money", cosí si sarebbe potuta comprare quello che voleva.
Quando le ho proposto di chiedere a Santa un regalo e a noi dei soldi, mi ha detto di no, riponendo evidentemente più fiducia nella generosità del Babbo barbuto che in quella dei suoi puciosi genitori.
La magia del Natale mi è si sbriciolata davanti agli occhi, così, alle 7.45 di una mattina di inverno finto di Houston.
Qualche giorno dopo, probabilmente dimentica della precedente intuizione finanziaria, ha scarabocchiato su un pezzetto di foglio strappato "Caro Santa, vorrei i Shopkins (bambolottini orrendi con accessori muniti di occhi-naso-e-bocca, che, per fortuna, finiranno persi entro Capodanno), grazie Bianca". Poi ha lasciato il foglio strappato li, in mezzo al salotto, senza nemmeno preoccuparsi di metterlo fuori dalla porta, accanto all'albero, o qualunque posto consono a essere raccolto da un elfo disoccupato. Insomma senza nemmeno far finta di crederci per un minuto, a Babbo Natale. Fatto sta che, nonostante la notevole sciatteria e senza ulteriori commenti, il foglietto è sparito, e di Santa, letterine e regali non se n'è più parlato.
(n.d.r. Fabio, con incredibile stupore da parte di tutti, ha chiesto qualcosa che contenesse un leone).
Qualche sera fa la vedo mentre frucchia al suo tavolo, tutta intenta a scrivere una nuova letterina. Mi premuro di farle presente che era molto probabile che Babbo Natale avesse già ricevuto l'altra (leggi, ordine on line già partito).
Lei, allora, con la pazienza riservata a un duro di comprendonio qualsiasi, mi spiega che quella non era la lettera per Santa, ma per la moglie di Santa, la quale, dopo averla ricevuta, e dove essersi assicurata che quel tonto del marito avesse letto bene la precendente lettera, avrebbe dovuto eseguire un disegno nel riquadro preposto, a mo' di prova che tutto era andato liscio, le poste del Polo Nord avevano fatto il loro dovere e Santa aveva capito tutto. In pratica mia figlia stava spedendo al povero Babbo Natale una raccomandata con ricevuta di ritorno. Questa seconda lettera è stata accuratamente messa fuori dalla porta e ogni mattina è stato controllato che fosse sparita. Da notare che, per avere la certezza che le cose venissero fatte a modo, mia figlia si è rivolta alla moglie di Santa, perchè insomma mica ti potrai fidare di un uomo.

Traduco: I say that Mrs. Claus is a great cook at baking cookies (Adulazione. Figlia paracula). Love. Bianca 
To Mrs. Claus. Free draw (nel cuore), but you can give it back (ricevuta di ritorno)

È buffo osservare quella testa di riccioli a cavallo fra due mondi: quello menefreghista della ragazzetta e quello meravigliato della bambina. Davvero non lo so dire, se ha capito tutto e fa finta, se ancora invece ci crede, o se ci vuole credere perchè credere alla magia è bello. Fatto sta che avrà gli orridi Shopkins (e Fabio qualcosa con un leone).

Monday 11 December 2017

Hell or High Water


Ho scritto poco ultimamente e c'è un motivo. La verità è che non so dove il tempo sia sparito, specialmente da dopo Harvey.
Dopo Harvey è iniziata la scuola, il mio compleanno l'ho passato in volo, ho vissuto un mese e oltre in apnea sapendo di dover tornare in Italia da un momento all'altro, letteralmente cercando di programmare le cose della vita normale e il relativo back-up. Halloween me lo sono passato in volo, con la sola voglia di atterrare e vedere le foto dei bambini che erano andati al trick-or-treat senza di me. Poi ho respirato un attimo ed era già Thanksgiving. Ed ora è quasi Natale, non abbiamo programmato nulla, e non faremo nulla, perchè John è sempre per aerei e so che si vuole solo riposare. Ed anche io onestamente sono stanca. Se solo riuscissi a riposarmi stando a casa. Invece so già che poi mi gireranno a randello. Unico lato positivo è che i giorni di ferie si accumoleranno per l'estate. Psicologicamente tengo botta, barcamenandomi fra il denial e il mantra "come hell or high water".
Non mento quando dico che non ho avuto ancora modo di far mente locale che la zia non c'è più. Ogni tanto mi viene l'impulso di telefonare e poi mi ricordo che non c'è più nessuno a cui telefonare.
Ma guardiamo alle cose positive che questo fantastico 2017 ci ha regalato: once and for all, siamo sempre tutti relativamente sani, se non propriamente di mente. Poi su quattro viaggi in EU, due sono stati top: UK/Germania prima e Italia poi, da 10 e lode, chi per l'alcol, chi per le sgranate di pesce, entrambi per amici rivisti e ritrovati e mai perduti. Terzo, dopo 5 mesi buoni, posso dire che abbiamo instaurato una routine per rimettersi in forma che spero stia iniziando a dare qualche frutto. Il tough mudder per me è stato un notevole risultato: non avrei mai creduto di essere in grado, a 43 anni sonati e tre figli, di rimettermi a fare quelle minchiate. Sono anche a dieta al momento, in previsione della MS150, che forse, solo forse, sta dando qualche frutto. Se ne avrò voglia, sulla dieta scriverò un post a sè.
Intanto fra due settimane è Natale e noi siamo pronti, con l'albero fatto, il paesaggio di Natale di Lego - che a casa nostra rimpiazza il presepe - fatto e la Gingerbread house costruita - fra una bestemmia e quella dopo, per suggellare lo spirito natalizio. Però oh, provate voi a tirare su muri di icing e poi ditemi se uno non si deve incazzare. Stasera i pensieri sono offuscati dal sonno, dai troppi input, e da qualche assulutamente fondata preoccupazione. È bene che vada a dormire a al 2018 ci pensi in un altro momento. Spero sia clemente, il 2018, ma so già quello che mi si prospetta davanti e mentirei a dire che sono pronta.