Thursday 4 June 2015

Chiusure

Everywhere by Gioia Albano
Poi è stata la volta dell'allattamento, che è finito così, senza nemmeno avvertire. Non riesco a capire come mi sento e non sono nemmeno sicura se valga la pena di scriverci un post sopra. 
A me allattare è venuto naturale, ho allattato per un totale di 29 mesi in ogni dove: aria acqua terra, pub ristoranti locali con musica dal vivo, case chiese matrimoni feste autobus treni macchine, in piedi a sedere sdraiata, da sveglia e anche dormendo. Senza coprirmi e senza esibirmi. Così, come si beve da una bottiglietta di acqua. 
Avevo deciso di allattare la Bianca fino a due anni, ma allora le cose erano un po' strane qui in casa e a 16 mesi decidi di forzare la mano e smettere. Me ne sono così pentita che avevo pensato di lasciare Fabio libero di puppare a tempo indeterminato, totalmente impermeabile a qualunque commento o dovuta spiegazione. Invece già da un po' avevo l'impressione che il meccanismo si fosse inceppato. Fabio puppava con piacere quando lo riprendevo all'asilo, ma la notte puppava in maniera quasi isterica, senza riuscire a rilassarsi e spesso piangendo e agitandosi nel dormiveglia. 
Sono andata a una conferenza e per cinque notti ho lasciato la prole con il legittimo padre. La prima notte Fabio ha pianto, la seconda no, la terza, a detta di John, si è addormentato da solo con il sorriso sulle labbra. 
Non ci ho creduto finché non l'ho visto con i miei occhi. Gioca, reclama coccole, si rotola addosso, poi a una certa si rotola via e si addormenta. E dorme. Senza quasi mai svegliarsi, sghignazzando nel sonno. Mi chiedo che cosa sogni o cosa gli passi per quella testolina, così piccina e così vispa.
Ed io? Io mi sento come se un'altra grande era fosse finita, un po' più stanca per la mancanza della prolattina che mi teneva su, un po' sollevata, un po' triste, un po' serena, un po' in colpa, un po' nostalgica. In piena sindrome pre mestruale, per farla breve.