Saturday, 9 March 2013

Festa della donna

Non capisco tutto questo accanimento contro la festa della donna. Non capisco perche' non si possa avere rispetto e anche mimose. E anche rose per San Valentino e cioccolatini per la festa della mamma anche se forse piu' dei cioccolatini sarebbe gradita una boccia di vino, un massaggio e un giorno intero senza doversi preoccupare dei figli.
Comunque a parte gli scherzi, e' tutto vero che le pari opportunita' sono solo sulla carta e che le donne vengono pagare meno ecc. Ma, almeno nel mondo scientifico che e' quello che oramai bazzico da professionista da svariati anni, le donne non hanno le stesse opportunita' anche perche' son bischere!
Io per prima.
Perche' si credono incapaci.
Perche' credono che la maternita' le mettera' fuori gioco.
Perche' credono che qualcun altro sia piu' adatto di loro in una determinata posizione.
Perche' quando ti parlano cercano sempre di scusarsi di qualcosa che non hanno fatto invece di pompare quello che hanno fatto.
Perche' i loro CV sono pieni di 'good' and 'familiar' invece di 'stunning' and 'excellent'.
Perche' su 10 requirements richiesti per una posizione si focalizzano sull'unico che non hanno invece che sui 9 che hanno alla grande (forse dovevo scrivere questo post in inglese).

Mi fa incazzare che si parli sempre di non pari opportunita' e basta senza un vero e proprio esame di coscienza. Abbiamo bisogno di TROPPI positive feedback. Abbiamo bisogno di troppe coccole e rassicurazioni. Il mondo del lavoro NON te ne da'. Sei li e devi essere convinto di essere il migliore. Se ne sei convinto automaticamente lo sei perche' quello che fai di buono lo sbatti in faccia a chiunque e per quello che non fai dai la colpa a qualcun altro (possibilmente al collega del sesso opposto).
7 anni a Imperial College passati a osservare i colleghi maschi mi hanno almeno insegnato questa lezione. Un collega non amico mi disse una volta una cosa molto saggia: c'e' un'unica cosa che devi imparare lavorando qui (a IC): ARROGANCE.

Iniziamo a cambiare il modo in cui ci poniamo. Iniziamo a convincere il nostro datore di lavoro che il nostro cervello e' prezioso anche se prendiamo un anno di maternita', anche se lavoriamo meno perche' dobbiamo allattare i nostri figli e riprenderli all'asilo e che quello che noi facciamo nelle 9 ore che l'asilo e' aperto e' il triplo di quello che un uomo riesce a fare nel medesimo tempo (si sono sessista ma ho le prove). Eccheccazzo.