Friday, 17 September 2010

La fine della strada

L’avevo immaginato in mille modi possibili. Alcuni realistici altri comici. Avevo immaginato ad esempio la rotture delle acque in laboratorio oppure durante il baby shower con tutte le amiche che a turno iniziavano a cronometrare le contrazioni. Avevo immaginato J di ritorno a corsa da Oxford in macchina con toga e papillon. Mi ero vista correre in su e in giu’ come un’invasata a prepare la borsa e dare ordini a tutti. E sopratutto mi ero vista in una piscine e poi felice a casa, qualche giorno dopo. Tutto questo non e’ successo e non succedera’ e mi ritrovo qui a scrivere, con queste vampate di dolore fisico completamente inutile. Con un dolore lancinante nel cuore. Niente lieto fine, solo altro dolore.

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