best buy 2014 |
Titolo completo: Viaggiare da soli con figli piccoli si può a patto di qualche (trascurabile) compromesso.
Ebbene si. E non serve nemmeno essere MadreCoraggio, MadreDelSecolo, EroeDellaPatria. Basta un minimo di organizzazione in più e scendere a qualche piccolo compromesso.
Di seguito alcuni commenti e consigli dall'alto dei miei 5 aerei e 8 letti cambiati in due mesi vagabondi in Europa, di cui uno in solitaria, con due teppisti in età prescolare.
Per i viaggi in aereo ho trovato utile ridurre al minimo il bagaglio a mano e non usare il passeggino. A volte, in passato, mi era stato chiesto di chiuderlo e farlo passare sotto ai raggi X. Mi ero quindi trovata in difficoltà, per mancanza di mani che chiudessero il passeggino e contemporaneamente reggessero il suo passeggero. Con l'aggiunta del potenziale figlio maggiore in fuga, ho pensato che non fosse un'opzione. Fra i possibili carriers, meglio marsupio (ergonomico) che fascia, perché più veloce da mettere e togliere. Poi basta non essere soli quando si è con i figli e le valigie, ma se qualcuno aiuta a fare check in e recupera all'aeroporto di arrivo è facile. Coordinare i vari spostamenti è stata la parte più importante. Era necessario che non mi ritrovassi sola con una figlia per mano, uno nel marsupio e tutti i trolley da portare. Il trunky, rinominato miglior acquisto del 2014, si è anche rivelato molto utile. Ammetto di aver molto contato anche sul buon cuore del prossimo, al momento di caricare le valigie sui carrelli. Buon cuore puntualmente reperito, specie in UK.
Poi una volta installati nei vari posti, l'unico vero reale trucco è essere molto flessibili.
La Bianca a Londra all'andata ha voluto pranzare ogni giorno con il gingerbread man. Stavamo 3 giorni a pranzo strasciconi. Avrebbe messo a repentaglio la sua salute o sballato la sua educazione alimentare? No. Valeva la pena sbatacchiarsi le palle per insistere a che mangiasse a modo per tre giorni? No. Deal.
Fabio ha voluto dormire attaccato a me tutte e due i mesi. Ha anche viaggiato in 5 città e dormito in 8 case diverse. Lo possiamo biasimare? No. Era quello il momento di fare sleep training (se mai esiste un momento giusto)? No. Dovevo io dormire perché sennó il giorno dopo non sarei stata ritta? Si. Eccoti la poppa, tesoro bello! Deal.
È il caso di impuntarsi per far fare il riposino pomeridiano alla treenne che non lo vuole fare? Direi di no! Se è stanca dorme in macchina, o va a letto prima la sera. Detto questo, è essenziale mettersi in condizioni di farli riposare, in caso lo vogliano, quando si sta fuori tutto il giorno. Con due figli dell'età dei miei, il passeggino e il marsupio per me sono la combinazione migliore. Il passeggino porta roba e figlio piccolo, ma se la grande vuole fare sonnello, lei va nel passeggino e quello piccolo nel marsupio e io ho sempre due mani.
Sui bagagli, ho sempre trovato molto utile il concetto dell'usa e disfattene. Parto sempre con cose che so che non mi serviranno al ritorno e tendo a darle vie strada facendo, rimpinguando il guardaroba con eventuali regali e roba raccattata da amici con figli più grandi. Quando stavo a Londra, cercavo addirittura di mantenere un doppio guardaroba per la Bianca in modo da poter viaggiare low-cost solo con il bagaglio a mano.
Non sono stati tutti i giorni una passeggiata, a volte sono stata davvero tanto stanca, altre sconsolata, altre ancora mi sono data della bischera. Ma la maggior parte del tempo, fregandomene a sufficienza "di ciò che si conviene", devo dire che siamo stati proprio bene. I figli, se si rendono conto e vengono responsabilizzati, collaborano, anche se non sempre.
Concludo sentenziando la seguente cosa e dedicandola a tutti quelli che mi dicevano "vedrai che quando avrai i bimbi piccoli al mare tutto il giorno non ci potrai più andare". Se ami il mare, ci vai eccome, basta avere a portata di mano dell'ombra, dell'acqua e degli snack.