Monday, 19 January 2015

Quinta e sesta tappa: PALERMO e LONDRA

Riassumo perché le cose vanno scritte a caldo. In differita i pensieri si perdono, le cose di dimenticano e non c'è proprio motivo di raccontare.

Una Palermo insolita quest'anno. Gelata. L'unico vero inverno sentito fino ad allora. Insolita anche emotivamente, in senso buono. Non credo che certi nodi si scioglieranno mai, ma mi sento di dire che è andata meglio del solito.

Londra invece questa volta mi ha travolto i sensi e fatto sentire molto nostalgica. Sarà perché questa lunga vacanza era alla fine, sarà perché dormivamo nei docklands, dove abbiamo sempre bazzicato poco o perché dopo due mesi avevo gli occhi pieni di Europa, ma ho sentito riaffiorare ricordi sepolti chissà dove. Dei primi anni, delle lunghe traversate in metropolitana, delle uscite serali, del freddo del centro e dell'odore dei pub.
Di me quando ero turista nella città dove abitavo e ogni giorno era una cosa nuova da scoprire e imparare.
Di me quando non ero mamma e non avevo intenzione di esserlo.
Di me quando cercavo di trovare un nuovo posto nel mondo, dopo aver "fallito" col posto precedente.

Poi abbiamo ripreso un grande aereo e siamo tornati a casa.
Potrei riattaccare col pippone di cosa è o non è casa, ma non ne ho voglia. Casa è qui, a Houston, nel tepore del sole invernale, nello spazio del nostro minivan e negli amici, nuovi OK, ma che sembrano felici di sapere che sono di nuovo in town.
Non è stato male tornare a casa. Per quest'anno.

3 comments:

  1. bentornata a "casa". Sul concetto di casa potremmo disquisire per secoli. In fondo è anche bello così.

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    1. Si si potrebbe. Io per esempio non lo so proprio più e chiamo casa anche un motel dove ho dormito una notte...

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  2. che tenerezza quelle quattro paia di scarpe in fila...

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