Monday, 24 August 2015

Nozze di cotone

Per festeggiare il post che usci su "Spose non Convenzionali" e che non c'e' piu'.



Federica, toscana e John, palermitano ed americano, si sono conosciuti molti anni fa a capoeira, facevano parte dello stesso gruppo ma lei era in quello di Firenze e lui di Pisa. Si sono trovati bene fin da subito, ma le rispettive situazioni personali erano un po' complesse. Dopo un inizio travagliatissimo durato molto tempo, hanno deciso di darsi una possibilità.
Hanno affrontato ulteriori ostacoli, la distanza: lei e' ricercatrice a Londra e lui studente a Pisa e le convenzioni sociali, 11 anni di differenza e lui quello più piccolo, ma questo è un amore che va al di là delle convenzioni ed è per questo che mi affretto con gioia a raccontarvelo.
John si trasferisce a Londra e dopo qualche anno, qualche figlio, qualche casa e qualche problema, la vita ha iniziato a scorrere sempre piu' tranquilla, ma il matrimonio non era in nessun modo nei loro piani.
Fino a quando a John non arriva un'offerta di lavoro in Texas. Dopo una breve e affannosa ricerca i due capiscono che l'unico modo per trasferirsi tutti era che si sposassero. Non molto romantico, ma nemmeno molto raro. All'inizio optano per richiedere un visto da fidanzata e sposarsi una volta in USA. Un bel giorno John, mentre riempie i moduli per i visti di Federica e della loro bambina, realizza che il visto di Federica è una discreta gatta da pelare.

La proposta di matrimonio

John apre la chat di gmail e la conversazione più o meno e' la seguente:
John: 'Fede questo visto è una menata, sarebbe meglio se fossimo sposati'
Fede: 'Oh siamo forse sempre in tempo'
John: 'Via guarda su internet che si deve fare, porca paletta! (molto romantico e intenzionato a sposarsi lui...).
Il giorno seguente vanno a fare le pubblicazioni al loro quartiere, il ridente borough di Hounslow, Greater London, con l'idea di sposarsi 15 giorni dopo e via. Ma purtroppo (o per fortuna) la prima data disponibile cade proprio durante le loro vacanze estive in Italia e quindi a quel punto, avendo ben tre settimane effettive di tempo per mettere insieme qualcosa, e più di un mese per capire se qualcuno vuole partecipare, i due decidono di sposarsi il 24 agosto (per non sovrapporre il matrimonio al compleanno della figlia che e' la settimana prima) e di fare anche la festa, con tanto di vestito, torta e tutti i sacri crismi!

L'organizzazione è veloce e indolore! Il giorno stesso i due mandano una email ad amici e famiglia intima che recita più o meno così: Oh ci tocca sposarsi, siccome si spera capiti una volta sola, noi si festeggia, fateci sapere se venite tipo... entro domani!
John decide il posto: un gastropub davanti a casa che a loro e' sempre piaciuto molto e che ha un bellissimo giardino. Visto che si era di fronte alla miglior estate che di cui il Regno Unito abbia memoria da secoli, la coppia opta per un bel barbecue all'aperto a base di carne, pesce e verdure per i potenziali ospiti vegetariani, antipasti sui tavoli, Pimms come aperitivo iniziale, vino bianco e rosso e birra sui tavoli e poi open bar.
Dopo un primo incontro con la manager del pub, la famiglia, ancora illegittima, parte per l'Italia. In Toscana, Federica rimedia un po' d'oro fra catenine, ciondolini e aggeggi che mai più indosserà, lo porta a Palermo nella gioielleria di fiducia della famiglia di John e lo baratta con le fedi e con la montatura di un paio di orecchini di aqua marina che ha intenzione di indossare il giorno del matrimonio. John non vuole le fedi, ma Federica decide di farle fare lo stesso, perché a lei piace l'idea dell'anello ed è sicura che, negli anni, anche John sara' felice di averlo. Dopo un paio di giorni Federica torna a lavoro a Londra e lascia il resto della combriccola al mare.
Durante una pausa pranzo si va a comprare il vestito in uno dei suoi negozi preferiti, Karen Millen: le piace, le sta bene, è bianco ricamato dell'azzurro dei suoi orecchini ed è in saldo. Manda a tre o quattro amiche la foto per sentire i pareri, poi li ignora e se lo compra lo stesso. A comprare le scarpe va con un'altra amica. Gli accessori vengono prestati come da tradizione. Un'altra amica si offre di truccarla. Un'altra ancora di fare il bouquet.
Quando John torna a due settimane dal matrimonio, i due finalizzano gli ultimi dettagli: la torta alle fragole che lui aveva assaggiato in una pasticceria in uno dei primi giorni che era a Londra, il parmigiano reggiano che non può certo mancare a un matrimonio fra italiani, il limoncello. John, all'insaputa di Federica, mette insieme anche uno degli abiti da sposo più estrosi mai visti.
Quando tutto sembra andare per il meglio, il clima inglese decide di non collaborare e proprio e solo quel giorno lì, le previsioni danno pioggia a catinelle e freddo, mandando in malora tutti i piani di barbecue all'aperto.
Il giorno prima quindi, i due incontrano la manager e decidono di restare al chiuso. La manager riserva loro l'intero pub, decidono come mettere i tavoli, dove creare l'angolo giochi per i bambini e dove mettere il cibo e, non senza un bel po' di delusione da parte di Federica, si salutano.

Federica e John si sposano il 24 agosto 2013 a Londra

IL GRANDE GIORNO: Il giorno del matrimonio come per tutti è volato via come il vento. Alla fine ben 70 e più persone hanno partecipato, le amiche italiane e britanniche hanno aiutato Federica a prepararsi e l'hanno accompagnata all'altare (con anche un errore di percorso), John l'ha aspettata fuori, come si suole, nonostante la pioggerella. La cerimonia è stata breve, ma resa unica dal discorso della testimone e non sono mancati sorrisi, baci e riso (procurato da Federica la mattina stessa - integrale). Il pranzo era ottimo, Federica non ha smesso un attimo di bere e ridere, John ha pure fumato un sigaro, i bambini si sono divertiti con le bomboniere consistenti in bolle di sapone e con il loro angolo di giochi, Federica ha lanciato il suo bouquet e tutto è andato per il meglio nonostante la prevista pioggia a catinelle.
Alla fine per aver organizzato tutto in tre settimane, la coppia è stata assai soddisfatta. Ha concluso la serata in albergo come si conviene e dal giorno dopo le loro vite sono tornate normali, ma Federica ammette che da quel dì non è stata più la stessa cosa e da quando John e Federica sono sposati, stanno meglio. Forse si sono tolti un peso, adesso staranno insieme ufficialmente tutta la vita!

Ah, il giorno del matrimonio Federica era incinta ma non lo sapeva, probabilmente se lo avesse saputo non avrebbe bevuto così tanto. Il loro bambino è nato, in Texas, ed oggi ha 4 mesi.

10 comments:

  1. buon anniversario allora! io come sai sono un'altra fan dei matrimoni non convenzionali e il vostro deve esser stato proprio uno spasso.

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    1. si ci siamo divertiti. pero' tornassi indietro mi lascerei piu' tempo per preparare e pregustare la festa.

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  2. Che bello! Auguri! :D
    Anche noi ci siamo sposati da poco e tra poco ci trasferiremo a Houston, sempre per il suo lavoro...che avventura! E che ansia!
    Ancora buon anniversario!

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    1. oh... contattami pure se hai bisogno di qualche cosa. anche noi abitiamo a Houston da un anno e mezzo e siamo della fazione che sta bene.

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    2. Grazie mille Federica!!!
      Settimana prossima metteremo piede lì per la prima volta: ci (..gli!) hanno dato una settimana per trovare casa (mah!) e conoscere i futuri colleghi, poi ci trasferiremo da ottobre.
      Voi in che zona vivete?
      Gli uffici di mio marito sono a downtown, quindi ci piacerebbe trovare un posto che sia relativamente vicino a lavoro, io avevo visto la zona del museum district...hai qualche dritta da darci?

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    3. Si volentieri. Museum district perfetto. Centrale e carino. Ora sul concetto di carino devi ritararti sugli standard locali. All'inizio sarà un po' uno shock vivere in una città come Houston ma dopo un po inizi a apprezzare varie cose e a scoprirne altre. Se vuoi possiamo passare a mail privata. Scrivimi all'indirizzo che trovi su questo profilo perché io non ho trovato la tua mail.

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  3. Auguriiiii!! Io c'ero e son stata proprio bene :-)

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  4. Auguri!!Dal tuo racconto, mi sembra sia riuscita una gran bella festa (nonostante il tempo) con le persone care e senza quegli inutili sperperi che spesso si vedono in giro. Ci metterei la firma nell'organizzare un matrimonio in tre settimane :)))

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