Monday, 11 December 2017

Hell or High Water


Ho scritto poco ultimamente e c'è un motivo. La verità è che non so dove il tempo sia sparito, specialmente da dopo Harvey.
Dopo Harvey è iniziata la scuola, il mio compleanno l'ho passato in volo, ho vissuto un mese e oltre in apnea sapendo di dover tornare in Italia da un momento all'altro, letteralmente cercando di programmare le cose della vita normale e il relativo back-up. Halloween me lo sono passato in volo, con la sola voglia di atterrare e vedere le foto dei bambini che erano andati al trick-or-treat senza di me. Poi ho respirato un attimo ed era già Thanksgiving. Ed ora è quasi Natale, non abbiamo programmato nulla, e non faremo nulla, perchè John è sempre per aerei e so che si vuole solo riposare. Ed anche io onestamente sono stanca. Se solo riuscissi a riposarmi stando a casa. Invece so già che poi mi gireranno a randello. Unico lato positivo è che i giorni di ferie si accumoleranno per l'estate. Psicologicamente tengo botta, barcamenandomi fra il denial e il mantra "come hell or high water".
Non mento quando dico che non ho avuto ancora modo di far mente locale che la zia non c'è più. Ogni tanto mi viene l'impulso di telefonare e poi mi ricordo che non c'è più nessuno a cui telefonare.
Ma guardiamo alle cose positive che questo fantastico 2017 ci ha regalato: once and for all, siamo sempre tutti relativamente sani, se non propriamente di mente. Poi su quattro viaggi in EU, due sono stati top: UK/Germania prima e Italia poi, da 10 e lode, chi per l'alcol, chi per le sgranate di pesce, entrambi per amici rivisti e ritrovati e mai perduti. Terzo, dopo 5 mesi buoni, posso dire che abbiamo instaurato una routine per rimettersi in forma che spero stia iniziando a dare qualche frutto. Il tough mudder per me è stato un notevole risultato: non avrei mai creduto di essere in grado, a 43 anni sonati e tre figli, di rimettermi a fare quelle minchiate. Sono anche a dieta al momento, in previsione della MS150, che forse, solo forse, sta dando qualche frutto. Se ne avrò voglia, sulla dieta scriverò un post a sè.
Intanto fra due settimane è Natale e noi siamo pronti, con l'albero fatto, il paesaggio di Natale di Lego - che a casa nostra rimpiazza il presepe - fatto e la Gingerbread house costruita - fra una bestemmia e quella dopo, per suggellare lo spirito natalizio. Però oh, provate voi a tirare su muri di icing e poi ditemi se uno non si deve incazzare. Stasera i pensieri sono offuscati dal sonno, dai troppi input, e da qualche assulutamente fondata preoccupazione. È bene che vada a dormire a al 2018 ci pensi in un altro momento. Spero sia clemente, il 2018, ma so già quello che mi si prospetta davanti e mentirei a dire che sono pronta.

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