Sunday, 19 December 2010

Neve

Tutto bianco. Mi ricordo un altro inverno tutto bianco in cui il mio unico desiderio era averti accanto. Anche questo inverno e' tutto bianco e per noi e' cosi' freddo. Spero che ce ne sia un altro fra qualche anno, anch'esso tutto bianco, in cui possa pensare che ho avuto quello che oggi desidero, cosi' come adesso guardo la neve e penso che ho avuto cio' che allora desideravo. Tu sei qui con me. C'e' solo voluta pazienza.

Monday, 13 December 2010

I derivati del dolore

Si dice che quando arriva la rabbia si sia sulla via della guarigione. Speriamo sia cosi' perche' odio essere in questa posizione. Odio il destino infame per quello che mi e' toccato subire, odio me stessa con come unico argomento il mio dolore e odio il mio corpo perche' ha fallito. Ogni molecola del mio essere vibra di rabbia nei confronti di tutto e tutti e urla contro l'ingiustizia. E non trovo pateticamente niente di meglio da fare che gridare il mio malessere a una serie di spettatori muti al di la' di questo maledetto schermo di questo maledetto computer che sembra contenere tutta la mia vita, compreso l'unica cosa che mi resta del mio piccino: una fotografia.

Saturday, 20 November 2010

Oceani

Anche adesso fra me e l'altra me c'è di mezzo il mare, ma questa volta le sono grata.

Friday, 12 November 2010

Partenze

"Non sarei dovuta partire" e' la frase che mi rimbomba in testa da stamattina. Non era qui a fare lo zaino che sarei dovuta essere. E mentre mi ripeto mentalmente se ho preso tutto senza troppa attenzione, penso che viaggiare e' sempre stata la mia passione, che ne dovevo fare il mio lavoro eppure nemmeno questo oggi riesce a togliermi questo senso di disagio e disadeguatezza.

Friday, 5 November 2010

Ennesima monotematica riflessione

Direi che riflettere, insieme a scrivere, e' diventata la mia attivita' principale. Proprio in questi giorni stavo riflettendo appunto su quanto sia stato inutile essere stati scaramantici e cercare di non affezionarsi a Jacopo prima della 12ma settimana per paura dell'aborto o prima della 20ma settimana per paura dei risultati dell'ecografia morfologica. Come se aver aspettato fino all'ultimo a pensarlo come un bambino o non aver preparato la sua stanza o aver progettato la nostra vita solo fino a Natale avesse aiutato adesso a lenire il dolore. Alla fine e' tutto il contrario. Avere in casa le sue cose mi da' un certo senso di sollievo, cosi' come guardare la sua fotografia appesa sotto le nostre e ricordare gli attimi di gioia che mi ha regalato. Penso che se in quegli 8 mesi che Jacopo e' vissuto mi fossi lasciata andare a sogni e fantasie, adesso starei uguale, ma mi sarei probabilmente goduta di piu' il tempo preziosissimo che ho avuto con lui. Probabilmente sono l'ennesima persona che capisce a un certo punto che la vita e' oggi e non domani, che non bisogna aspettare, che so, di cambiare casa per essere contenti, di dimagrire per comprarsi un vestito nuovo e di ottenere qualcosa di straordinariamente grande per festeggiare. Penso anche di essere l'ennesima persona che cerca di metterlo per iscritto in modo che altri possano leggere e seguire il consiglio. Penso infine che cogliero' al volo il prossimo attimo di gioia senza paura di dirlo troppo forte, che mi comprero' un paio di scarpe nuove al prossimo successo come avevo sempre detto di fare (ma il successo non era mai stato grande abbastanza secondo me) e soprattutto, se mai accadra', che iniziero' a cantare ninnananne dal giorno del test.

Thursday, 4 November 2010

Sicilia

Hai fatto il tuo ultimo viaggio senza aver mai visto il cielo. Spero che la terra dei tuoi avi ti accolga con amore e che quel sole forte e brillante che non hai potuto sentire sulla pelle ti illumini il cammino.

Thursday, 28 October 2010

yesterday


rose.jpg
I don't know how I felt. Not well for sure. Today I took back the ashes and my first thought was "this is all I got left". 
But I don't think it's true eventually. We got much more than a little box.

Wednesday, 27 October 2010

The pagan book of living and dying


"Mother of life
Mother of death
here is a spirit so new
that the gates of life and death
are just an archway in his dancing ground.
He has danced his way back to you.
His passage is easy
but mine is hard.
I wanted to hold his living flesh
and feel his soft breath and his heartbeat.
I nortured him in my body
I would have fed him from my breast
I would have cared for him
and watched his first steps
and listened for his voice.
No other child that may come to me
will ever be what he would have been.
Nothing, nobody will ever replace him.
Whatever healing I may find,
this loss will always be a part of me.
Bless my womb
which has the power to create life and death.
Bless my arms
that would have embraced him.
Bless my hands that would have lifted him.
Bless my heart that grives."

- Starhawk

(I first read this poem in Sarah Speake's book "Where Did I Go Wrong", available at the SANDS shop. I've read and enjoyed the book and I liked the poem so much that I decided to read it at Jacopo's funeral)

Monday, 25 October 2010

Terra di nessuno


_48034908_bubble_poster.jpgMi trovo in questa terra di nessuno in mezzo a due mondi. La mia vecchia-me, con la sua vecchia vita non esiste piu' e la mia nuova-me rimane castrata per ovvie ragioni. In questa nuova terra, che assomiglia piu' a una bolla, annaspo per stare a galla, senza interessi ne' scopi. I giorni si susseguono in una specie di routine irreale, in cui ogni tanto mi ricordo della vecchia-me e mi dedico a vecchie attivita' (tipo lavorare) e in cui molto spesso la nuova-me urla di rabbia, scalcia e si dimena. Scacciare il dolore. Lasciar fluire il dolore. Sfogare la rabbia. Guardare avanti. Non aver nessuna voglia di guardare avanti.
"Noi siamo gia' felici, siamo solo coperti da parecchia merda"

Wednesday, 20 October 2010

Oggi

Oggi che e' il 20-10-2010 avresti avuto un mese e due giorni. E allora ti dedico questa canzone. Magari siete insieme da qualche parte a giocare nel parco giochi dell'infinito.


Saturday, 16 October 2010

In questo giorno speciale


Respirare, alzarsi, lavarsi, crema, vestirsi.
Oggi c'e' il sole. Mettersi le scarpe, camminare.
Non fa tanto freddo. Il vestitino che ti avevo scelto per tornare a casa dall'ospedale sarebbe stato piu' che adeguato anche se era di cotone.
Prendere le vitamine, accendere il computer, leggere.
Tutti incoraggiano la tua mamma a non mollare. Un'amica ha scritto una poesia per te ieri notte.
Pensarti, le lacrime iniziano a scendere silenziose.
Mangiare, non pensare per un po', distrarsi. Riuscira' oggi qualcuno a strapparle una risata?
Bere, coricarsi dormire.
Respirare.
Finalmente sognare.

Wednesday, 6 October 2010

Tutto fa male


Tutto mi fa male.
Ogni pensiero, ricordo, negozio, vetrina, azione. Ogni parola detta nel modo sbagliato. Ogni progetto che e' saltato. Ogni data da qui a non so quanto. Ogni passeggino, bambino, donna incinta. Ogni reparto maternita' di ogni supermercato. La nostra casa, piena solo delle nostre cose, il suo silenzio, i suoi spazi vuoti. Il mio corpo, vuoto anche quello, che non entra in nessun vestito. La strada per venire a lavoro, rifatta per la prima volta quando doveva essere l'ultima. Il rimpianto per la vecchia me, cosi' speranzosa e felice che per una volta le cose stessero andando cosi' bene. Il senso di colpa per quello che ho o non ho fatto. Il rimpianto per quello che ho perso per sempre.
Tutto mi fa male.

Monday, 4 October 2010

Feeling alike

Even the smallest of feet have the power lo leave everlasting footprints upon this world.

Friday, 1 October 2010

Il tempo

Ieri sera S, una madre come me, ha dato voce a quello che da giorni mi risuona nella testa e non sono riuscita a focalizzare prima. Ha detto che trova la frase "il tempo cura" OFFENSIVA. Offensiva nei nostri confronti e nei confronti dei nostri bambini che ci hanno lasciato. Il tempo NON cura, i nostri bambini non si sostituiscono. Il tempo forse ci aiutera' a far si che i nostri bambini diventino parte di noi in un modo diverso da quello che avevamo pianificato da mesi.

Monday, 27 September 2010

Stuprata

Stuprata. Mi sento come se fossi stata stuprata. L'innocenza, i fiori i colori e i palloncini, i sogni ingenui fatti di rosa-azzurro, se ne sono tutti andati per sempre. La vita certe volte puo' essere davvero crudele specie con qualcuno che prende, per nessuna ragione, particolarmente di mira. Perche' infondo ci lascia altra alternativa che non rialzarsi e continuare a camminare? Onestamente che cosa puo' fare uno altrimenti? Nonostante le lacrime, la rabbia, il dolore e la disperazione, alla fine non RESTA ALTERNATIVA che asciugarsi gli occhi, rialzare il capo e andare avanti. Aggrapparsi all'unico filo di speranza e andare avanti seguendo quella flebile luce laggiu' infondo alla fine del nero del tunnel. E' questa la crudelta'. O continui a camminare o la mandi in culo la vita, per sempre.

Friday, 24 September 2010

Vai Vedrai


Ti avrei portato per mano e insegnato quanto e' bello il mondo.
Vai e proteggici, ovunque tu sia


Friday, 17 September 2010

La fine della strada

L’avevo immaginato in mille modi possibili. Alcuni realistici altri comici. Avevo immaginato ad esempio la rotture delle acque in laboratorio oppure durante il baby shower con tutte le amiche che a turno iniziavano a cronometrare le contrazioni. Avevo immaginato J di ritorno a corsa da Oxford in macchina con toga e papillon. Mi ero vista correre in su e in giu’ come un’invasata a prepare la borsa e dare ordini a tutti. E sopratutto mi ero vista in una piscine e poi felice a casa, qualche giorno dopo. Tutto questo non e’ successo e non succedera’ e mi ritrovo qui a scrivere, con queste vampate di dolore fisico completamente inutile. Con un dolore lancinante nel cuore. Niente lieto fine, solo altro dolore.