Thursday 19 June 2014

Ho preso la patente

di nuovo. Si dopo 22 anni di patente ho dovuto rifare esame teorico e pratico per avere la patente texana. Entrambi passati per il rotto della cuffia. Stamani poi quella stronza mi ha anche fatto un sacco di appunti su come dovrei o non dovrei guidare e non sapevo se ridere o piangere. Mi sarebbe venuto da dirle che avrei voluto vedere lei per le strade di Firenze (o peggio ancora Palermo) dove se lasci lo stesso spazio che ho lasciato io fra una macchina e l'altra ci si infilano 1 macchina 2 motorini e anche un'apetta. O per le strade di Londra dove tutti sono super educati e super rispettosi delle regole, ma dove le strade sono così strette che se tanto tanto incroci un autobus ci vuole la vasellina per scambiarsi e dove per giunta si guida dalla parte sbagliata.
Ho imparato a guidare con il mio babbo al Casoncello, su una strada sterrata che fa schifo, che nessuno si azzarda a fare se non ci è abituato o ha un 4x4 e dove è essenziale sapere usare il freno motore e prendere i dossi di sbieco. In 22 anni di patente ho guidato su mille strade italiane, francesi, svizzere, spagnole, portoghesi e inglesi. In montagna con la neve, in città affollate dove le corsie non si sa nemmeno cosa siano, su autostrade a 5 corsie e stradine buone per biciclette e cavalli. Ho guidato un macchina scassata nell'altopiano marocchino, un minivan che era anche la nostra casa per le sconfinate strade australiane dove il rischio più grosso, oltre a addormentarsi, era fare un frontale con un canguro, e per le strade del sud corea con il navigatore in coreano. Ho guidato parecchio anche qui in America, senza bisogno che lo stato del texas mi insegnasse a guidare. In California, Arizona, Nevada, per deserto e collina.
E quindi mi sono sentita un po' presa per il culo stamattina, con quella che mi diceva destra sinistra e parcheggia e fai retromarcia su quella stradona con la mia macchinona con il cambio automatico. E che quasi quasi mi bocciava perché secondo lei non guardavo gli specchietti con sufficiente enfasi.

Si un po' presa per il culo, ma con una bega in meno da sbrigare e un documento in più che mi identifica come una persona vera in questo strano paese in cui vivo.

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