Friday 17 October 2014

Diario di una mamma autosvezzante

A questo giro mi tocca.
L'altra volta ho fatto la gnorri, ma oggi mi sento che anche questa esperienza va condivisa.
Disclaimer: lungi da me voler evangelizzare qualcuno! Questo è il mio blog e riporto solo cronache, pensieri e esperienze.
Come alcuni avranno intuito, il mio metodo di maternage non è completamente mainstream. Nemmeno troppo strano a dire il vero, ma qui oramai mi hanno etichettato come quella con le cose alternative. La mia alternatività si manifesta sopratutto nell'uso dei pannolini lavabili.
Quando però, all'ennesima raccomandazione di borsa porta-cambio munita di scomparti per biberon e pappette, ho dovuto annunciare che io pappette mai ne ho fatte in vita mia,  siamo entrati diretti come fusi in argomento Baby Led Weaning (BLW) / Autosvezzamento (AS). Allora si che tutti si sono convinti che sono alternativa e possibilmente matta.
In verità il BLW non ha nulla di alternativo. È il metodo di introduzione dei solidi più vecchio del mondo, quello che si usava prima che la società decidesse che alimentare un bambino equivalesse a medicalizzarlo (poppate a orari con tot di latte/latte artificiale/svezzamento precoce/baby food).
Nel BLW, quando un bambino mostra interesse per il cibo di famiglia, sta seduto senza aiuto e è capace di portarsi le mani alla bocca, gli si offre da mangiare. E lui, con calma, i suoi tempi, le sue capacità, mangia. O mangerà, quando sarà in grado di gestire il boccone e ingoiare.
No, non si strozza.
No, non lo so quanto ha mangiato.
No, non sostituisco la poppata e allatto ancora lo stesso numero di volte, che però non so quanto è perché allatto a richiesta e la richiesta  cambia a seconda del giorno.
Questa è l'intro.

Con Fabio da qualche tempo abbiamo iniziato.
Oggi spaghetti.
Questo è il risultato
Bimbo che mangia
Bimbo che ha mangiato
Se l'osservatore attento fa la sottrazione del numero di spaghetti sopra e sotto il seggiolone, può concludere quanto spaghetto/netto è andato in corpo.
Però lui si è tanto divertito.

9 comments:

  1. Se io avessi aspettato che Purci si interessasse al cibo di famiglia sarei ancora a latte e biscotti nel biberon... sigh...

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    1. l'unica legge vera che c'e' e' che ognuno fa come gli torna meglio e crede meglio. questo spero emerga da quello che scrivo.

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  2. quando leggo di autosvezzamento mi sembra incredibilmente facile e naturale, in effetti deve essere stato l'unico modo un tempo. Poi però mi chiedo come mai sembri tanto esotico, al punto che tu venga presa per matta. è la vita delle famiglie che nel frattempo ha reso questo modo più difficile in quanto "lento"? Forse non ci pare di avere il tempo per aspettare che una situazione evolva da sola? io intanto mi documento, ma chissà come andrà a finire quando ci sarò in mezzo.

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    1. se ti leggi 'io mi svezzo da solo' piermarini fa una buona analisi del perche', intorno agli anni 70, sia cambiato il modo di approcciarsi ai neonati. e' interessante, qualunque cosa tu scelga di fare. di questi argomenti se ne puo' parlare ore e ore. molto si riconduce però a decidere chi è in controllo, se te o il bambino. immagino tu conosca http://www.autosvezzamento.it/

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    2. grazie! per ora ho solo bazzicato in giro, sentendo spesso parlare del libro che dici, e che volgio leggere. Il sito che nomini necessita decisamente una lettura più sistematica della scorsa che ho dato. Qui in Svezia questo approccio pare diffuso, più o meno, e mi chiedo se non sia dovuto ai lunghi congedi parentali che forse aiutano a prendersi il tempo di certi ritmi. Ma sono solo speculazioni mie.

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    3. io non sono sicura che sia per una questione di tempi, mica ci vuole di più. il tempo che 'perdi' all'inizio, lo guadagni dopo perché i bimbi diventano indipendenti a tavola alla svelta. certo avere molto tempo davanti toglie la diffusa pressione del 'devo tornare a lavoro quindi il bimbo deve mangiare'. io ti posso solo dire che la B e' andata all'asilo a 7 mesi nemmeno e non mangiava praticamente nulla... ha iniziato fra gli 8 e i 9 mesi a buttare giù qualcosa. nel mentre ha continuato a bere latte, come faceva prima.

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    4. lo dicevo solo perché ho letto spesso la frase "sono costretta, devo tornare al lavoro" come dici tu. E forse molte nonne o asili non collaborano. Questo problema temo ahimé che non si porrà per me, ad ogni modo, e saranno più importanti altri fattori.

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    5. purtroppo quando non si è mainstream, resistenza di trova, questo va detto e spesso uno è affaticato e cede. però io a questa cosa del BLW ci tenevo e ho tenuto duro. l'asilo, scettico all'inizio, poi si è rivelato entusiasta. i nonni meno, ma tanto son lontani! vedremo come va questa volta in questa parte del mondo. (ma che ci facevi sveglia?!?!?)

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  3. notte insonne, sigh! troppi pensieri

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