Wednesday, 1 July 2015

me, myself and I


Manco dalla bloggosfera da quasi un mese. Come sempre mi succede, quando vengo risucchiata dalla routine lavorativa, i giorni se ne vanno non so bene dove, i fine settimana sono sempre troppo corti, le vacanze sono sempre troppo lontane e la sera, quando tutti dormono e c'è finalmente silenzio, non ho più la lucidità di raccontare. O forse, più semplicemente, non ho granché da raccontare.
Ma volendo fare il punto della situazione, in questa notte buia e tempestosa, in cui tutti, ma proprio tutti, dormono dalle 9.30pm, mi viene da stilare la seguente lista di fatti e frustrazioni:

  • lavorare a MD Anderson Cancer Center, dove, con proprio poca spocchia, abbiamo la missione di "Rendere il Cancro Storia", mi ha fatto realizzare abbastanza velocemente che a) avevo l'illusione di capire qualcosa di biologia del cancro, ma era appunto un'illusione; b) quello che sapevo era una piccola goccia in un'oceano di sapere; c) quello che pensavo essere all'avanguardia era almeno una decina di anni indietro rispetto alla vera avanguardia.
  • il mio io lavorativo è stato catapultato, con la sua piccola bolla di conoscenza, su un altro pianeta. Ogni giorno, lui poverino mette il capino fuori per cercare di assuefarsi all'aria che deve respirare nella nuova atmosfera, e, puntualmente, gli dà alla testa, perché troppo ricca di input. Allora ha sperimentato il seguente approccio: in capo a una conversazione, o a un meeting, in cui non si pronuncia una sola parola di chimica, ma solo di avanzatissima biologia, lui selezione e registra poche parole chiave, che poi cerca su google e legge e studia e interpreta in retrospettiva. 
  • anche il mio io chimico-freddo si è reso conto di essere indietro come la martinicca del carroccio, perché nel mondo moderno non si fanno più TLC, ma agili LC-MS e le vecchie care colonne hanno lasciato il posto alle macchinine automatiche con colonnine usa e getta che fanno tutto da sole.
  • l'unico che se la cavicchia è il mio io chimico-caldo, che ne sa abbastanza da avanzare a testa alta fra moduli e nuove sfide, almeno finché non fallirà nel consegnare l'attività per il primo studio preclinico di una cerca portata.
  • esiste ancora un io-mamma, relegato alla sera dalle 6 alle 9 e al fine settimana, che si barcamena fra cene, lavatrici, giochi, urla, scleri, pianti, piscina e infinite feste di compleanno. Quell'io mamma lì rimpiange il suo ex-sè SAHM e sperava di non entrare così velocemente nel vortice del non avere più tempo per far nulla, ma infondo sapeva che sarebbe finita così e quindi pochi fichi e pedalare.
  • nascosta bene, da qualche parte, infine, ci sono io. Quella che si guarda la sera allo specchio quando tutti dormono e non è che proprio si piaccia tanto, con ancora troppi chili da perdere, troppi pochi muscoli, qualche ruga e anche qualche capello bianco in più. Allora ho deciso che, siccome al momento la corsa non so proprio dove infilarla, se non a scapito del già risicato tempo dedicato alla prole, era il caso di mettersi a dieta. E sto facendo la fast diet, morendo di fame due giorni a settimana e nella fattispecie adesso. Sto anche facendo - di nuovo - il 30dayschallenge (plank, addominali, bridge, gambe e rotazioni). Per ora non ho raggiunto nessun risultato, ma non demorderò e andrò a letto, agognando un chilo di BBQ ribs. 

4 comments:

  1. per quel che conta, ti stimo un sacco e sono onorata quando posso dividere un panino con te che sarai di quelle che davvero renderanno il cancro storia, io ci credo!

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    1. wow grazie, questo ha addolcito la mia giornata lavorativa: niente osservanza del 4 di luglio per chi deve rendere il cancro storia. mavavavavavava!

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